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Alcolici e farmaci: posso assumerli insieme?

Sarà capitato a molti dei nostri lettori di trovarsi un sabato sera nella condizione di essere in terapia con un antibiotico ed allo stesso tempo di aver organizzato una divertente serata in discoteca.
A quel punto nasce il dilemma!

Posso bere qualcosa di alcolico o potrei avere degli effetti collaterali con il farmaco che sto utilizzando? Per rispondere a questa domanda bisogna fare una precisazione. Qualsiasi cosa che noi utilizziamo ed ingeriamo dall'esterno che abbia un effetto farmacologico sul nostro corpo può essere considerato farmaco. 


L'alcool stesso ha un effetto farmacologico e tale effetto dipende dalla dose. Tale effetto a dosi molto alte già solo di per se può essere considerato tossico tanto è vero che esistono dei limiti nel consumo di alcool.
Ad esempio un elevato consumo di drink alcolici durante una serata compromette la nostra capacità di stare alla guida! Il tutto dipende dalla dose! 

Come affermava Paracelso è la dose che fa il veleno e non il veleno stesso ad esserlo.

Compreso questo, ossia che l'alcool già da solo ha un effetto farmacologico sul nostro corpo, immaginate se l'alcool stesso venga assunto con altri farmaci.

Questo ovviamente non significa che l'alcool non può essere assunto con i farmaci, ma solo che potrebbe alternarne gli effetti sia in maniera positiva aumentandone gli effetti che negativa rendendoli inefficaci o pericolosi.

Tutto dipende dal tipo di farmaco che stiamo utilizzando e dalla dose di alcool che pensiamo di assumere durante la notte in giro per i locali.

Fra le categorie per le quali non è consigliabile assumere alcool in terapia ci sono: antidepressivi, antidolorifici per la terapia del dolore cronico, miorilassanti ad azione centrale, ansiolitici. Ossia tutti farmaci che agiscono in qualche modo sul sistema nervoso. Alcuni antibiotici. Vecchie categorie di antistaminici.

Altre categorie di farmaci, come indicato sul bugiardino non vietano l'utilizzo di alcool, ma lo limitano. Ossia bisogna stare attenti alle dosi. Un bicchiere di vino o di birra non sono di certo pericolosi ma esagerare è sicuramente sbagliato. A questo gruppo possiamo associare sicuramente qualche FANS (antinfiammatori non steroidei) e qualche antibiotico.

Concludendo la tossicità dell'utilizzo di alcool e farmaci contemporaneamente dipende da molteplici fattori ed in particolar modo dal tipo di terapia che stiamo seguendo e dalla dose di alcool che intendiamo assumere!

Esagerare è sempre sbagliato!

Per ulteriori dubbi e informazioni rivolgiti con fiducia al tuo medico curante o al tuo farmacista!

Per il resto buona serata!!!! E ricorda che puoi divertiti anche senza alcool!!!!

Associazione "Farma e Benessere"

Dott. Marco Barone






Medici, farmacisti e pazienti: Distribuzione per conto (DPC) in Farmacia Istruzioni e Procedura

Cari amici di “Farma e Benessere” dal 05 Giugno 2017 è partita anche presso la nostra ASL Salerno la Distribuzione Per Conto (DPC) per alcune di classi di farmaci.

L’elenco completo dei farmaci in DPC è presente sul sito www.saniarp.it ed in linea generale include farmaci quali alcuni antiaggreganti piastrinici, alcuni farmaci cardiologici, alcuni antipsicotici, alcune terapie insuliniche per il diabete e delle classi di farmaci oncologici.

Gli attori della DPC sono i Medici specialisti, i Medici di medicina generale, i Farmacisti ed i pazienti.



MODALITA’ DI ACCESSO ALLA DISTRIBUZIONE PER CONTO (DPC) 
ISTRUZIONI E PROCEDURA

Il medico specialista effettuata la diagnosi, ove necessario, prescrive il farmaco inserendo un Piano Terapeutico sul sito SANIARP. Il paziente con il Piano Terapeutico attivo si reca dal medico di medicina generale che verificato il Pianto Terapeutico prescrive su ricetta rossa il farmaco nella quantità massima consentita per legge. 

Il paziente con la prescrizione si reca in Farmacia dove il Farmacista prende in carico la ricetta inserendola, attraverso le sue credenziali, sul sito ASL dedicato agli ordinativi. Il farmaco viene consegnato successivamente al paziente entro 24 ore dalla presa in carico della richiesta. Questo perché non è più il farmacista ad acquistare il farmaco bensì l’ASL. Al Farmacista resta il ruolo di acquisizione del farmaco e distribuzione al paziente.

CONSIGLI:

Come descritto in precedenza i tempi di attesa del farmaco in Farmacia sono di circa 24 ore, pertanto consigliamo a tutti i pazienti di verificare che il piano terapeutico sia attivo e non scaduto. Inoltre essendo i tempi dilazionati conviene avviarsi per tempo alla prescrizione al fine di non rischiare di restare senza terapia.

CASI PARTICOLARI:
  • Poiché i farmaci prescritti in DPC sono acquistati dall’ASL secondo dei bandi di gara. Può capitare che pazienti che hanno utilizzato da sempre dei farmaci brand debbano utilizzare dei farmaci equivalenti. Ovviamente ricordiamo ai pazienti che i farmaci equivalenti sostituiscono in tutto il farmaco brand ed hanno la stessa efficacia terapeutica;
  • Può capitare che alcuni farmaci non siano disponibili per l’acquisto da parte dell’ASL perché mancanti. In questo caso il farmacista attese 24 ore dalla prima acquisizione della prescrizione può dispensare il farmaco in maniera convenzionata e non in DPC allegando la segnalazione di indisponibilità alla ricetta. (Purtroppo questa procedura tecnica allunga leggermente i tempi di consegna farmaco al paziente);
  • Nel caso il piano terapeutico risulti inattivo online ma sia presente in forma cartacea nella disponibilità del paziente, il farmacista può inviare un FAX al numero di riferimento SANIARP e far provvedere entro 24 ore all’attivazione del Piano Terapeutico.


Per altre domande o dubbi siamo disponibili a chiarimenti e delucidazioni contattando il cell.3505008679, inviando una mail a farmaebenessere@libero.it o presso la Farmacia del Duomo di Cava de’ Tirreni sita in Corso Umberto I - 216 - Tel. 089.341653.

Dott. Marco Barone

Associazione “Farma e Benessere” - Ufficio Comunicazioni



Parole Chiave: benessere, prevenzione, azienda, marketing, consiglio, farmacia, medicina

Sudamina, Caldo e macchie cutanee

La sudamina o miliaria 

Con il caldo e l'aumento delle temperature sulla pelle dei nostri bambini ma anche di alcuni adulti può verificarsi un fastidioso fenomeno, la miliaria, comunemente conosciuta come sudamina.

La sudamina si presenta con la comparsa di un'eruzione più o meno pruriginosa su gran parte del corpo. Tale reazione infiammatoria è causata dall'ostruzione delle ghiandole sudoripare che non riuscendo più a svolgere al meglio il loro lavoro si infiammano.

La sudamina viene suddivisa comunemente in tre tipologie a seconda di come si presentalo le macchie cutanee. 

La sudamina rubra è la forma più comune di questa malattia e si presenta con la formazione di vescicole puntiformi pruriginose che rendono la zona colpita arrossata e ruvida.




Esiste poi la sudamina o miliaria cristallina che riguarda le aree più superficiali e manca spesso il prurito ed il rossore.

Il terzo tipo di sudamina è la miliaria profonda, la forma più grave della patologia che si presenta con papule rosse di grosse dimensioni che possono portare dolore e bruciore e sfociare nella formazione di piaghe cutanee.

Prevenzione e Cura 

Poiché l'insorgenza della patologia è da imputare principalmente al blocco dei condotti sudoripari è importante evitare di indossare abiti antitraspiranti e cercare di passare le ore del giorno più calde in ambienti freschi e prevalentemente non umidi.




Essendo una patologia a carattere infiammatorio spesso caratterizzata da prurito intenso, l'utilizzo di antistaminici risulta utile a livello sintomatico per ridurre il prurito mentre prodotti a base di cortisonici, oltre a diminuire il prurito, combattono l'infiammazione sebbene non siano sempre indicati in caso di infiammazione estesa.

Prodotti come polveri aspersorie a base di mentolo, possono risultare utili a livello sintomatico perché in grado di alleviare il prurito, ma sono controindicate perché, tendendo a ostruire i dotti sudoriferi, rischiano di peggiorare il quadro clinico. 

La terapia farmacologica riveste un ruolo limitato nella cura della sudamina se non se ne eliminano i fattori scatenanti.

Associazione "Farma e Benessere"
scrivici su farmaebenessere@libero.it 

Parole Chiave: sudamina, immagini, cura, terapia, cause

Dott. Marco Barone - Farmacista - Marketing Manager

Parole Chiave: benessere, prevenzione, azienda, marketing, consiglio, farmacia, medicina

Farmaci e Scadenze

Sapevi che?

…una volta aperta la confezione, le diverse forme farmaceutiche differiscono per tempo di  validità?


La data di scadenza, obbligatoriamente presente su tutte le confezioni di farmaci, si riferisce alla confezione integra e correttamente conservata. Ma dal momento dell’apertura ogni tipo di medicinale ha una durata diversa prima che diventi inefficace o addirittura nocivo. 
Fonte: AIFA

Farmaci e gravidanza: la nuova campagna AIFA

"L’Agenzia Italiana del Farmaco, nel rispetto del proprio mandato istituzionale, intende realizzare una Campagna di comunicazione sull’impiego dei farmaci in gravidanza"

Si tratta di un progetto scientifico e sociale di grande respiro che mira alla diffusione di informazioni certificate e corrette sull’impiego dei farmaci e ad orientare le scelte prescrittive all’insegna dell’appropriatezza.

La campagna “Farmaci in gravidanza” nasce dall’esigenza dell’Agenzia Italiana del Farmaco di informare la popolazione e gli operatori sanitari sull’importanza di un uso corretto e appropriato del farmaco in gravidanza.

 

Appare necessario correggere una percezione distorta, attualmente ancora radicata nell’opinione pubblica, che lega secondo un principio di causa effetto l’impiego del farmaco con la comparsa di effetti teratogeni sul feto ostacolando così la possibilità di vivere una gravidanza serena e esponendo a possibili rischi legati alla mancanza, invece che alla presenza, di cure.

Durante la gravidanza la madre e il feto rappresentano infatti un’unità inseparabile e lo stato di salute della madre costituisce un requisito indispensabile per un regolare sviluppo del feto. Da tutto ciò discende la necessità di investire nella corretta informazione agli operatori sanitari e ai cittadini sull’importanza di assumere i farmaci in gravidanza quando ritenuto necessario dal medico.

OBIETTIVI

La campagna si propone di:

modificare la percezione negativa sull’impiego dei farmaci in gravidanza;sensibilizzare sull’importanza di assumere il farmaco laddove ritenuto necessario dal medico nei modi e nelle dosi da lui indicate;diffondere agli operatori sanitari conoscenze scientificamente validate sull’impiego dei farmaci in gravidanza in relazione a patologie comuni o intercorrenti specificatamente individuate.

TARGET

La campagna di comunicazione si rivolge alla popolazione generale, con particolare riguardo alle donne in età fertile, e agli operatori sanitari.

MESSAGGI

La campagna di comunicazione si propone di definire i seguenti messaggi principali:

il farmaco in gravidanza, quando necessario e prescritto dal medico, deve essere assunto per la salute della donna e del proprio bambino;non curarsi mette a rischio la salute del nascituro e la propria;una malattia cronica che richiede cure farmacologiche non e’ incompatibile con la gravidanza; è opportuno parlarne con il proprio medico;la sostituzione di un farmaco prescritto in gravidanza, o la modifica delle dosi, deve essere effettuata esclusivamente dal medico;solo il 2% degli effetti teratogeni sono dovuti ai farmaci in gravidanza;il dosaggio di molte terapie croniche può richiedere di essere rimodulato.

STRUMENTI

I messaggi su descritti saranno veicolati sia attraverso canali di diffusione televisivi e radiofonici sia ricorrendo a campagne stampa, affissioni, pubblicità dinamica urbana e ad azioni di sensibilizzazione sui social media.

Fonte: Aifa

Farmaci e Pediatria: campagna AIFA

Farmaci e Pediatria: la nuova campagna AIFA- "L’Agenzia Italiana del Farmaco, nel rispetto del proprio mandato istituzionale, intende realizzare una Campagna di comunicazione sull’impiego dei farmaci in età pediatrica"

Si tratta di un progetto scientifico e sociale di grande respiro che mira alla diffusione di informazioni certificate e corrette sull’impiego dei farmacie ad orientare le scelte prescrittive all’insegna dell’appropriatezza.

L’esigenza di sensibilizzare la popolazione a un uso responsabile e consapevole dei farmaci in pediatria è particolarmente sentita anche dalle Società scientifiche dedicate che hanno inoltre evidenziato l’importanza di promuovere studi clinici in ambito pediatrico.

La popolazione pediatrica risulta, infatti, scarsamente indagata con riferimento ad un uso razionale dei farmaci ad essa destinati. Ne consegue che molto spesso, in mancanza di dati provenienti da studi clinici specifici, vengono impiegati nei bambini medicinali in realtà autorizzati per l’età adulta, ma a dosaggi inferiori. In pratica si considera il bambino come un piccolo adulto. Ma ciò espone a rischi. Non tutti i farmaci utilizzati in ambito pediatrico, infatti, hanno la stessa identica risposta in lattanti, bambini e adolescenti, a causa delle differenze di metabolizzazione e assorbimento degli stessi e dei diversi processi di crescita. Al momento della somministrazione, quindi, deve essere posta molta attenzione alla scelta dei medicinali e ai rispettivi dosaggi, da valutare in base alle età dei giovani pazienti.

OBIETTIVI

La campagna si propone di:

Promuovere un corretto utilizzo dei farmaci in età pediatrica sensibilizzando popolazione generale e operatori sanitari sui possibili rischi derivanti dalla somministrazione a bambini e adolescenti di farmaci autorizzati per l’utilizzo in età adulta;Rendere consapevoli genitori e medici che l’uso dei farmaci non specificamente approvati per età pediatrica è di tipo “off-label” (ovvero al di fuori delle indicazioni terapeutiche approvate) e che potenzialmente può generare problemi nei piccoli pazienti;Informare e sensibilizzare la popolazione generale sulle diverse modalità di assorbimento e metabolizzazione dei farmaci nei diversi periodi di crescita;Informare e sensibilizzare medici e cittadini sull’importanza di segnalare gli effetti dei farmaci somministrati in età pediatrica;Diffondere una maggiore informazione presso i medici e le famiglie in merito al valore aggiunto costituito dagli studi clinici condotti nella popolazione pediatrica per migliorare la qualità e garantire la sicurezza dei farmaci ad essa destinati.

TARGET

La Campagna di comunicazione si rivolge sia alla popolazione generale, con particolare riguardo alle giovani famiglie e al target femminile, riconosciuto quale principale responsabile della somministrazione di farmaci all’interno del nucleo familiare, sia agli operatori sanitari.

MESSAGGI

La Campagna di comunicazione si propone di definire tre messaggi principali: 

1 - Il bambino non è un piccolo adulto
Un concetto importante da diffondere, in grado di evidenziare la specificità del soggetto pediatrico rispetto all’adulto nella risposta al trattamento farmacologico. Il contenuto comunicativo in questione cercherà di sviluppare una maggiore consapevolezza sugli errori commessi durante la somministrazione dei farmaci ai bambini quale, ad esempio, la riduzione delle dosi di un medicinale comunemente utilizzato per adulti, arbitrariamente ritarate in base al peso corporeo e all’età del bambino.
Il messaggio sottolineerà come il fai da te, il passaparola o il ricorso a fonti web siano assolutamente da evitare, poiché ciascun farmaco deve essere somministrato dietro opportuno consulto e controllo del medico. Inoltre, si ritiene di richiamare l’attenzione su una corretta lettura del foglio illustrativo e sul rispetto di dosi e indicazioni previste, per evitare eventuali errori in terapia quali ad esempio il rischio di sovradosaggio.
Il genitore e il medico devono essere consapevoli che somministrare un farmaco con dosaggi, indicazioni e formulazioni non approvati specificamente per l’età pediatrica comporta un utilizzo off-label del medicinale. 

2 – Lattanti e adolescenti: età diverse, farmaci e dosi diversi 
Lattanti e adolescenti hanno capacità di assorbimento dei farmaci molto diverse gli uni dagli altri: i primi, per un processo di crescita accelerato, presentano tempi di metabolizzazione molto più rapidi, mentre gli altri necessitano di dosaggi attenti e misurati in relazione ai processi metabolici legati allo sviluppo puberale. Di tali caratteristiche è quindi fondamentale tenere conto al momento della scelta dei medicinali e delle relative dosi di somministrazione, che devono essere attentamente valutati in base alle differenti età. 

3 – Studi sui farmaci in età pediatrica: il valore della ricerca a vantaggio dei piccoli pazienti 
Nonostante i progressi ottenuti negli ultimi quarant’anni dalla ricerca nella farmacologia clinica applicata alla pediatria, il problema pratico della disponibilità dei farmaci adatti ai bambini non è ancora stato risolto. 
Nel complesso, la percentuale dei farmaci per l’età pediatrica su cui sono state effettuate sperimentazioni è ancora inferiore al 50%: ciò significa un utilizzo nel bambino off-label, ovvero con dosaggi, indicazioni e formulazioni non specificamente provate per l’età pediatrica. 
È necessario far comprendere che la partecipazione volontaria dei bambini e degli adolescenti agli studi clinici contribuisce a colmare la mancanza di dati, garantendo ai più piccoli maggiore qualità, sicurezza ed efficacia dei farmaci a loro destinati.

STRUMENTI

I messaggi su descritti saranno veicolati sia attraverso canali di diffusione televisivi e radiofonici sia ricorrendo a campagne stampa, affissioni, pubblicità dinamica urbana e ad azioni di sensibilizzazione sui social media.

Fonte : AIFA

Ricetta dematerializzata: istruzioni per Medico, Farmacista e Paziente

Come nasce la ricetta dematerilizzata

La ricetta dematerializzata (o ricetta elettronica on line) è il risultato finale di un progetto avviato con l’approvazione dell’art. 50 della legge 326/2003 che ha introdotto la ricetta (cartacea) standardizzata, la tessera sanitaria (TS) e l’obbligo di invio dei dati di tutte le ricette da parte prima delle farmacie (2008) e poi dei medici (2011).


Un processo che ha coinvolto farmacisti, medici, le rispettive organizzazioni di categoria, ASL, Regioni, Agenzia delle Entrate, INPS, Guardia di Finanze etc., con il coordinamento della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) e attraverso il braccio operativo di SOGEI, società di ITC del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Obiettivi
Il progetto ha come obiettivo la realizzazione di misure di appropriatezza delle prescrizioni, attribuzione e verifica del budget di distretto, farmacovigilanza e sorveglianza epidemiologica (cfr. comma 1 dell’art. 50 della legge 326/2003 “monitoraggio della spesa farmaceutica e specialistica a carico del SSN”)
Attualmente tutte le farmacie e tutti i medici sono tecnologicamente in grado di trasmettere al MEF, con modalità asincrona, i dati dei circa 600 milioni di ricette erogate ogni anno.
Il nuovo ambizioso obiettivo  della ricetta dematerializzata è quello di rendere sincrone tutte le attività di prescrizione da parte del medico e di  erogazione da parte della farmacia e, progressivamente, di eliminare i supporti cartacei.

COME FUNZIONA:

Dal medico
I medici non riceveranno più blocchi di ricette cartacee, bensì solo una serie di numeri. Sono i numeri delle ricette elettroniche (NRE) che, prodotti dal sistema centrale gestito da SOGEI, verranno assegnati alle ASL. Le Asl li forniranno ai medici sulla base degli attuali parametri e criteri utilizzati per la distribuzione dei ricettari cartacei.
Il medico per prescrivere un farmaco o una visita specialistica, si connetterà tramite il proprio PC (in un futuro prossimo potrà essere un tablet o uno smartphone) al sistema di riferimento e, dopo essersi identificato, effettuerà la prescrizione on line utilizzando uno degli NRE a lui assegnati.
A questo NRE, il medico assocerà il codice fiscale dell’assistito. Il sistema validerà il codice fiscale e tutte le informazioni di esenzione (per reddito e/o per patologia).a questo punto, il medico completerà la ricetta con la prescrizione del farmaco e, con un semplice click, confermerà la generazione della ricetta elettronica sul server di SOGEI.
Il medico stampa e consegna all’assistito un “promemoria” che riporta NRE, codice fiscale, eventuali esenzioni e prescrizione. Il promemoria garantisce all’assistito la possibilità di ottenere il farmaco anche in caso di assenza di linea o in presenza di qualsiasi altro inconveniente legato all’accesso al server.

In farmacia
Con il promemoria l’assistito si reca in farmacia. La farmacia si collega al sistema mediante le chiavi di accesso rappresentate dal NRE e dal codice fiscale, accede alla ricetta elettronica ed eroga il farmaco.
La farmacia completa l’operazione inviando al server di SOGEI i dati relativi all’erogazione (prezzo del farmaco, ticket, sconti in favore del SSN, etc.) e i codici che individuano la singola confezione: (codice AIC e codice “targatura”, cioè il codice seriale identificativo della singola scatola).

Il funzionamento delle ricette elettroniche che prescrivono visite specialistiche e analisi da effettuare nei laboratori è analogo a quello descritto

Fonte:  Circolare FEDERFARMA
             Promofarma